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AREA FAQ

Le 20 risposte ai principali quesiti

L’impianto di produzione di biometano rappresenta appieno la realizzazione del trattamento dei rifuti secondo i principi dell’economia circolare.

In particolare il rifiuto organico viene trattato in modo da produrre biometano e compost di qualità, riutilizzabile per fertilizzare.

Il territorio che ospita un impianto di produzione di biometano trae diversi vantaggi per la sua comunità:

vantaggio occupazionale, grazie alla creazione di posti di lavoro a lungo termine

vantaggio economico per aziende locali, che sono coinvolte sia per la cantierizzazione che per il supporto continuativo all’impianto

vantaggio per la spesa pubblica e dei cittadini, che si riducono a fronte dei costi che si dovrebbero sostenere per lo smaltimento dei rifiuti

Il biometano è un gas considerato neutrale da un punto di vista delle emissioni, e totalmente rinnovabile. Una volta prodotto dall’impianto, viene immesso direttamente nella rete di trasporto e distribuzione.

Se l’anidride carbonica prodotta e separata nella fase di purificazione del biogas viene utilizzata per usi industriali e/o alimentari, si ottiene perfino un bilancio negativo delle emissioni, di fatto inferiore a quello che si otterrebbe senza l’ elaborazione dei rifiuti organici.

La FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Urbani) ottenuta attraverso la raccolta differenziata , viene immagazzinata nei biodigestori in assenza di ossigeno. 

Si avvia così la digestione anaerobica (in assenza di ossigeno), che in alcuni mesi degrada il rifiuto per ottenere il biogas. Dalla purificazione del biogas si ottiene biometano che è una fonte di energia, e il biodigestato, il residuo solido interamente riutilizzabile per la produzione fertilizzante.

No, i rifiuti non vengono mai bruciati per ottenere biometano da FORSU: il processo è puntualmente normato e ogni impianto riceve una certificazione di adesione alla normativa vigente dei Vigili del Fuoco

La gestione della frazione organica che entra nell’impianto  prevede continue verifiche per assicurare l’idoneità del rifiuto secondo la normativa vigente.

Anche i trasporti dedicati sono costantemente monitorati per verificarne le condizioni igieniche.

L’ambiente adibito al processo di produzione del biogas è privo di ossigeno e completamente ermetico.

I locali nei quali avviene il trattamento della FORSU sono 

  • totalmente isolati atmosfericamente 
  • sottoposti a depressione
  • dotati di sistemi di depurazione dell’aria
  • dotati di dispositivi per abbattere gli odori su ogni varco

Tutte le aree in cui viene trattata la FORSU sono insonorizzate: le emissioni acustiche sono controllate e minimizzate.

No, perché il rifiuto durante tutto il periodo di giacenza nell’impianto si trova in un ambiente tenuto ad alte temperature e sigillato. Lo sviluppo di batteri patogeni è pertanto completamente inibito.

I rischi di contaminazione delle falde acquifere sono abbattuti in quanto tra la falda e il terreno viene sempre creata una barriera, così come si realizza impermeabilizzazione totale nelle aree di transito dei mezzi di trasporto

Un impianto di produzione di biometano da FORSU permette di ridurre le distanze percorse dai mezzi: si evita infatti che il rifiuto organico venga trasportato dalle singole località alle zone di smaltimento.

Per la produzione di biometano da matrice agricola, non c’è una sostanziale variazione dell’ordinario traffico mezzi, dato che i prodotti da riutilizzare sono raccolti da terreni adiacenti.

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